Escursione all’Alpe Devero: Lago Nero, Crampiolo e Lago delle Streghe

 Escursione all’Alpe Devero 

Tutti i dettagli di una facile escursione all’Alpe Devero e i suoi luoghi più belli. Di seguito troverete il racconto della giornata con  mappe, consigli, tracce GPS e tante foto.

                                       

 Alpe Devero 

Per raggiungere l’Alpe Devero è necessario, nei periodi di alta stagione, pagare un pedaggio nei pressi di Goglio. Quando i parcheggi sono esauriti, la strada che sale da Goglio viene chiusa al traffico, vi consiglio di prenotare la sosta del parcheggio attraverso questa pagina. Il “Silos” è il parcheggio più vicino ed è pure al coperto, si paga una tariffa di 2€/ora o al massimo, 12€ per stare tutto il giorno. Esiste anche la possibilità di parcheggiare gratuitamente lungo la strada, ma in questo caso considerate che avrete una lunga salita da affrontare prima di raggiungere il pianoro, in ogni caso informatevi prima, perchè le condizioni variano in base alla stagione. 

La mia avventura al Devero comincia poco dopo le 9 quando arrivo al comodissimo parcheggio del Silos, ci sono 2° e il vasto pianoro, di origine glaciale, è tutto imbiancato dalla brina. Il freddo si fa sentire, ma visto che siamo a 1700 metri di altitudine e all’inizio dell’autunno non è una sorpresa, l’importante è farsi trovare preparati con un abbigliamento adeguato. 

La zona è molto turistica sia in inverno che in estate, l’impatto antropico c’è e si vede, proprio perchè è facilissima da raggiungere, troverete diversi ristoranti e diverse soluzioni per trascorre una o più notti. Il paesaggio rimane comunque magnifico, soprattutto in autunno. Raggiunto il pianoro, i protagonisti indiscussi sono due: i larici che cominciano a colorarsi di giallo e la cima del Cervandone (3211 m) che incombe sulla valle. 

Vista dal pianoro del Devero
Vista dal pianoro del Devero

Alpe Devero – Lago Nero (Andata e Ritorno)

Svolta in data  17/10/2021
Località di partenzaAlpe Devero (1630 m)
Località di arrivoLago Nero (1980 m)
Quota massima 1980 m
Dislivello max350 m
DifficoltàE
Distanza6.5 km
Durata in movimento 2h 40
Pendenza max26%
Impegno fisico3/5
Copertura della rete cellulare (wind):1/5

Dall’Alpe Devero al Lago Nero 

La mia prima meta è il Lago nero (1974 m), per l’ andata vi consiglio di prendere il sentiero H11, che parte dalla località Piedemonte, nei pressi di un un ponticello in legno, che attravesa il rio Misanco, che poi costeggerete durante la salita, lo trovo più semplice rispetto al GTA (sentiero Italia) che prenderete invece al ritorno per chiudere l’anello. Il sentiero (H11) è piuttosto semplice, l’ombra dei larici vi accompagnerà per quasi tutto il percorso, le pendenze si fanno un po’ più spinte in prossimità dell’alpe Misanco (1907 m), che nel periodo estivo si popola da bestiame in alpeggio. 

Alpe Misanco - Alpe Devero
Alpe Misanco – Alpe Devero
Scorci del sentiero H11, verso l’ Alpe Misanco e il Lago Nero

 

                                         

 

 
                                  

Il Lago Nero 

Raggiungo il Lago Nero intorno alle 11:15, dopo 1h 40 di camminata e un dislivello di circa 380 metri dal pianoro del Devero. La fatica viene ripagata dalla cartolina che mi si presenta davanti, la luce è perfetta, i larici ingialliti dall’autunno avvolgono il piccolo lago sul quale si specchia la cima del Boccareccio (3207 m), attorno a me rododendri e mirtilli. Con un po’ di fortuna potreste scorgere il Tritone alpestre e la Rana temporaria, che di questo piccolo specchio d’acqua ne hanno fatto il loro habitat naturale . Rimango in contemplazione per un po’ e poi riprendo il sentiero che mi riporterà al Devero.

Lago Nero - Alpe Devero
Lago Nero – Alpe Devero

Ritorno all’Alpe Devero 

Il percorso adesso è in discesa verso il Rio Buscagna, lo attraversa e poi si ricongiunge con il GTA-sentiero italia (H99) che percorre tutta la Val Buscagna, qui il paesaggio cambia radicalmente, non c’è più l’ombra, il bosco di larici attraversato all’andata, lascia il posto a una grande prateria alpina. Il silenzio viene interrotto solo da qualche fischio di marmotta e dallo stridere di qualche rapace. Dall’innesto con il sentiero H99 un cartello mi dice che per raggiungere l’Alpe Veglia ci vogliono 4h50. Il ritorno è naturalmente più veloce, tutto in discesa o pianeggiante, rientro al Devero dopo circa un’ora. 

Il sentiero italia-GTA della Val Buscagna
Il sentiero italia-GTA della Val Buscagna
Vista sul pianoro del Devero
Vista sul pianoro del Devero dal sentiero del ritorno 

                                           

                                 

Crampiolo 

Raggiunto nuovamente il pianoro, mi metto subito in cammino per Crampiolo.

Poco dopo l’oratorio di San Bartolomeo, vi troverete davanti ad un bivio, vi suggerisco, per l’andata, di prendere il sentiero che sale a destra (la gippabile, vietata in inverno), è comodo ed è quasi tutto lastricato. L’altro percorso, che ho fatto invece al ritorno, passa accanto al rifugio Castiglioni, è molto più sconnesso e in alcuni tratti si cammina proprio in mezzo al fango. Arrivo a Crampiolo (1767 m) dopo circa 40 minuti. Sembra di essere dentro a un dipinto, le poche casette del borgo sono tutte in pietra e con i tipici tetti con beole, i davanzali pieni di fiori, il torrente Devero e una chiesetta completano uno scenario decisamente bucolico. 

Il sentiero che ho percorso, fa parte di una vecchia mulattiera che collegava Baceno con la valle di Binn in Svizzera, attraverso bocchetta d’arbola (2409 m).  Ancora oggi è possibile percorrere questo antico tracciato con una escursione di circa 3 giorni.

Crampiolo - Alpe Devero
Crampiolo – Alpe Devero

Pranzo al Caseificio Crampiolo 

C’è parecchia gente in giro, non avendo prenotato e decisamente affamato, mi dirigo a colpo sicuro al caseificio Crampiolo gestito dalla famiglia Olzeri, gli stessi proprietari dell’agriturismo Alpe Crampiolo che si trova proprio di fronte.  La famiglia Olzeri è uno dei nove produttori di Bettlematt, i loro alpeggi sono proprio sopra Crampiolo, all’alpe Sangiatto.  Visto il periodo di covid, il caseificio è stato organizzato per fare asporto. Prendo una raclette di Bettelmat molto giovane, fatta sul momento,  con cipolline e patate, una buonissima birra artigianale e un vasetto della loro fantastica panna cotta come dessert. Potete consumare il pranzo, nel verde prato antistante, ci sono anche dei tavoli e delle sdraio. 

Diga del Devero 

Dopo pranzo ho raggiunto la diga Devero (1856 m), dista circa 20 minuti da Crampiolo,  il sentiero è molto ripido  tutto in basolato. Il bacino artificiale, circondato da boschi di larici, chiamato anche Codelago, è nato nei primi del ‘900, dopo che è stata costruita la diga. Da qui per tornare al Devero un cartello mi dice che ci vogliono 50 minuti attraverso il sentiero H00.

Vista dalla diga del Devero
 Vista dalla diga del Devero

Lago delle Streghe

Prima di intraprendere il sentiero del ritorno, la tappa al Lago delle Streghe è obbligata, a 10 minuti da Crampiolo, una lunga passerella in legno pemette di superare la torbiera sul quale sorge il laghetto. Anche qui i larici fanno da cornice, la luce del primo pomeriggio è pessima per delle belle foto, ma lo scenario rimane apprezzabile. L’unica nota dolente è la confusione, c’è gente ovunque, rimpiango il Lago Nero di stamattina, tutta un’altra atmosfera.

 

Lago delle Streghe - Alpe devero
Lago delle Streghe – Alpe devero

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