Cosa vedere a Torino in uno o più giorni: I luoghi da non perdere  

Cosa vedere a Torino in un giorno 

Vivo da alcuni anni a Torino, in questo mio lungo soggiorno ho avuto modo di visitare, anche più volte, i luoghi più importanti e storici della città. Se pensassi di aver finito di conoscere Torino commetterei un errore, durante le mie passeggiate, questa incredibile città riesce ancora oggi a regalarmi qualcosa di nuovo da scoprire. In molti, spesso mi chiedono cosa vedere a Torino in un giorno o in un weekend . Di seguito vi propongo un itinerario, piuttosto intenso, fattibile in una giornata piena, ho selezionato i luoghi che considero iconici e da non perdere. Chiaramente, in base al vostro tempo a disposizione, potrete calibrare il vostro percorso, eliminando magari qualche visita che riterrete sacrificabile.  

Torino – Panorama dalla terrazza del Monte dei Cappuccini

Se hai a disposizione una sola giornata, ti consiglio di non perdere :

  • Palazzo reale, i suoi musei e la cupola del Guerini
  • Il Duomo e la Cappella della Sindone
  • Il Museo Egizio (se vi appassiona la tematica)
  • La Mole Antonelliana e il Museo del Cinema
  • La terrazza al Monte dei Cappuccini

Se sei abbastanza veloce nelle visite potresti aggiungere:

  • Palazzo Carignano 
  • Porta Palatina e il Teatro Romano 
  • Mercato di Porta Palazzo

                   

Inizio dell’itinerario: Stazione centrale di Torino Porta Nuova 

Usciti dalla stazione, cominciate subito dando un’occhiata all’elegante prospetto ottocentesco della Stazione. Percorrete Via Roma o la più elegante via La Grange in direzione Piazza Castello. Attraversata Piazza San Carlo, il salotto indiscusso della città, fate un salto alla galleria San Federico, realizzata negli anni ’30, ospita anche lo storico cinema Lux.

Torino - Piazza San Carlo

Piazza Carignano 

Tappa successiva Piazza Carignano, qui vi ritroverete tra il Museo Egizio e l’elegante facciata di Palazzo Carignano, in base ai vostri tempi, meditatene una visita, rappresenta un bellissimo esempio di barocco piemontese, ospita la stanza dove nacque il primo re d’Italia Vittorio Emanuele II di Savoia e il famoso emiciclo che fu sede del primo Parlamento del Regno d’Italia. Sempre su Piazza Carignano, si affaccia lo storico Ristorante del Cambio, in attività dal 1757 e la gelateria Pipino, dove fu inventato il gelato su stecco. Piazza Carlo Alberto, adiacente a quella di Carignano, merita una veloce occhiata, qui avrete, da una parte, una delle facciate di Palazzo Carignano e di fronte l’elegante edificio nel quale attualmente ha sede la Biblioteca nazionale di Torino. Per raggiungere Piazza Castello, vi suggerisco di attraversate l’ottocentesca Galleria Subalpina, l’ingresso è proprio su via Cesare Battisti.

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Palazzo Carignano – dove nacque Vittorio Emanuele II.
Palazzo Carignano - Una delle stanze
Palazzo Carignano – Una delle stanze

Piazza Castello e il patrimonio UNESCO  

Raggiunta Piazza Castello, vi ritroverete circondati dalle più importanti residenze sabaude dichiarate Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO: Palazzo Reale e Palazzo Madama. Sul lato nord-ovest della Piazza vi segnalo la Real chiesa di San Lorenzo, opera barocca di Guarino Guarini, completata 1687 e fortemente voluta da Savoia. La visita del Palazzo Reale e dei suoi musei la ritengo una tappa obbligata. 

Torino - Vista su Piazza Castello
La vista su Piazza Castello

Usciti dall’ingresso principale del Palazzo Reale, andate verso destra, attraversate un piccolo passaggio porticato e  vi ritroverete davanti la Cattedrale (o Duomo) di Torino. L’interno è piuttosto spoglio, ma in una cappella adiacente al presbiterio, proprio sotto il palco reale, troverete la cappella  che oggi conserva la Sindone. Prima del devastante incendio del 1997, il sacro lenzuolo era custodito sotto la meravigliosa cupola del Guarini, che è possibile intravedere dall’interno del Duomo ed è parte integrante dell’itinerario di visita dei Musei Reali.

Sala da Pranzo del Palazzo Reale
Sala da Pranzo del Palazzo Reale

Porta Palazzo o ritorno in Piazza Castello ?

Adesso siete ad un bivio, guardate l’orologio e valutate se fare un salto al mercato di Porta Palazzo, il più grande mercato all’aperto d’Europa, potreste approfittarne e magari pranzare al mercato centrale coperto. In alternativa tornate indietro verso Piazza Castello. Usciti dal Duomo, proprio quando sarete sul sagrato, volgete lo sguardo verso destra, scorgerete una parete rosso mattone affiancata da due basse torri, state guardando i resti delle porte urbiche del I secolo a.C. meglio conservate al mondo: Porta Palatina, uno degli ingressi dell’antica Augusta Taurinorum, la testimonianza più importante delle origini romane di Torino. I resti dell’antico teatro romano compleatano il parco archeologico di Torino. 

Porta palatina e cupola del Guerini
Porta palatina sulla sinistra, cupola del Guarini e il campanile del Duomo sulla destra

Via Po e la Mole Antonelliana

Tornati indietro su Piazza Castello percorrete Via Po, 700 metri di porticati che collegano, dal 1674, Piazza Castello a Piazza Vittorio Veneto, la seconda piazza più grande di Torino dopo Piazza della Repubblica, dove sorge il mercato di Porta Palazzo. Percorrendo via Po, incontrerete ad un certo punto Via Montebello sulla sinistra, imboccatela e dopo circa 200 m vi ritroverete sotto la Mole Antonelliana. Un ascensore panoramico (meglio prenotare) vi porterà a 85 metri di altezza, se la giornata è bella, la vista sulle Alpi lascia senza fiato. L’edificio ospita anche il Museo del Cinema, scenograficamente è molto suggestivo, l’esposizione si sviluppa  lungo un percorso a spirale verso l’alto, ma personalmente non lo trovo molto di “sostanza”, se siete degli appassionati prevedetene una visita. 

Gran Madre ed eventuale Monte dei Cappuccini. 

Da Piazza Vittorio, non potrete non notare, sulla sponda opposta del Po, la sagoma circolare della chiesa della “Gran madre”, fu eretta nel 1814, in stile neoclassico, per celebrare il ritorno di Vittorio Emanuele I di Savoia dopo la sconfitta di Napoleone. Se le vostre gambe conservano ancora energia, potreste concludere questo itinerario salendo sul Monte dei Cappuccini, dalla terrazza, potrete ammirare il più bel panorama su Torino, ne vale assolutamente la pena. Dalla Gran Madre ci vogliono circa 10 minuti. Per tornare alla stazione di Porta Nuova, da piazza Piazza Vittorio, prendete il bus numero 61.

Cosa vedere a Torino con un weekend o con più giorni a disposizione. Ho incluso in questa lista alcune attrazioni che vale la pena considerare avendo a disposizione qualche giorno in più. 

Il MAUTO – Museo dell’Auto

E’ considerato tra i più importanti e antichi musei dell’automobile del mondo. 

Torino - Mauto museo dell'automobile

Cappella dei Mercanti e via Garibaldi

Un piccolo gioiello barocco della fine del ‘600 al numero 26 di Via Garibaldi, una delle vie dello shopping di Torino.

Torino cappella dei mercanti

Una passeggiata al Parco del Valentino con il suo borgo medievale (suggestivo esempio di falso storico)

Il parco più importante e famoso di Torino e non solo, cuore verde della città, si distende lungo le rive del Po e ospita importanti specie arboree ed arbustive. In occasione dell’Esposizione generale italiana del 1884, venne realizzato il caratteristico Borgo medievale che ripropone gli stili architettonici ispirati ai castelli piemontesi e valdostani del Medioevo, con tanto di rocca visitabile.

i lampioni innamorati parco valentino torino
I lampioni innamorati al giardino roccioso del Parco del Valentino

Castello del Valentino

A me piace tantissimo, una piccola Versailles in miniatura. Si tratta di una delle residenze sabaude patrimonio UNESCO. Il palazzo ha subito numerosi rimaneggiamenti, quello che vedete adesso è il risultato  del “ritocco” più importante, fu voluto dalla duchessa Cristina di Francia nel 1660. Oggi ospita il dipartimento di architettura  del Politecnico di Torino 

Castello del Valentino torino

Santuario della Consolata

La mia chiesa preferita. Le origini della Basilica sono antichissime, sorge sui resti di una delle torri angolari della cinta muraria dell’antica Augusta Taurinorum. Il campanile rappresenta la parte più antica, fu eretto tra il 980 ed il 1014, risulta pertanto, come si evince da un estratto di uno scritto risalente alla metà dell’XI secolo:   «…il monumento architettonico più antico che possa vantare Torino dopo i residui degli edifizi romani». La  trasformazione più significativa fu quella barocca che avvenne tra il 1729 e il 1740 ad opera del famoso Architetto di Corte Filippo Juvarra.  Ma il suo aspetto attuale si deve  all’ultimo rimaneggiamento avvenuto tra il 1899 e il 1904, su progetto dell’architetto Carlo Ceppi. Sulla piazza antistante sorge “al Bicerin”, una tappa golosa da non perdere, ne parlerò dopo. 

torino santuario della consolata

Superga con la funicolare e visita del memoriale del Grande Torino

Raggiungete la stazione di partenza in località “Sassi”, della storica tranvia a dentiera Sassi – Superga, inaugurata nel 1884, unica in Italia nel suo genere. Arrivati in cima all’omonimo colle (672 m) godetevi il meraviglioso panorama e poi entrate all’interno della Basilica. La leggenda narra che il luogo sacro nacque per soddisfare un voto che Vittorio Amedeo II fece davanti alla statua della Madonna delle Grazie durante l’assedio dei francesi del 1706. La Basilica fu ultimata nel 1731 da Filippo Juvarra. Nel muraglione posteriore della basilica si schiantò nel 1949 l’aereo che stava riportando a casa i giocatori del grande Torino, oggi c’è una lapide in ricordo, proprio nel punto di impatto dell’aereo.  

Basilica di Superga

Una passeggiata al “quadrilatero”

Perdetevi tra le vie di questo antico quartiere, si trova a due passi dal Duomo, l’aria parigina è palpabile. Palazzi antichi ottocenteschi, viuzze strette pavimentate con ciottoli, è un susseguirsi di caffè, antiche librerie e piccoli negozi artigiani. Piazza della Consolata dove sorge l’omonimo santuario ne rappresenta il cuore, proprio li, concedetevi una pausa nel caffè storico, in attività dal 1763, “Al Bicerin” , per gustare  la famosa bevande a base di caffè, cioccolata e crema di latte, chiamata appunto “Bicerin”. Il quadrilatero è anche zona di movida, i numerosi locali la sera si popolano di gente.

Un aperitivo nella serra bioclimatica del Grattacielo progettato da Renzo Piano

Un’esperienza che vi consiglio di fare, ma dovrete prenotare per tempo. Al 35esimo piano potrete provare sia il ristorante che il lounge bar per un apertivo, i prezzi sono un pò più alti della media e non uscirete con la pancia piena, ma ne vale ugualmente la pena. Sarete circondati da un giardino mediterraneo con arbusti ed alberi ad alto fusto, il panorama è strepitoso. ll grattacielo Intesa Sanpaolo Alto 167,25 metri, è il terzo grattacielo più alto di Torino, dopo quello della Regione (205 metri) e la storica Mole Antonelliana (167,5 metri). Nel 2015 il “Green Building Council” gli ha conferito la certificazione LEED Platinum, risultando il grattacielo europeo più ecologico e tra i primi dieci al mondo nella categoria New Constructions. L’inaugurazione ufficiale dell’edificio è avvenuta il 10 aprile 2015, mentre quella del ristorante al trentacinquesimo piano – il più alto in Italia – si è svolta il 25 maggio 2016

Grattacielo intesa san paolo renzo piano torino

Pinacoteca Agnelli e giardino pensile più grande d’Europa nella pista del Lingotto

Vi ritroverete all’ultimo piano del Lingotto, ex  stabilimento di produzione della FIAT, in stile razionalista, fu inaugurato nel 1923. All’interno “dell’astronave” di Renzo Pieno, la pinacoteca raccoglie una notevole selezione di opere provenienti dalla collezione privata di Gianni e Marella Agnelli. Proprio all’esterno della pinacoteca, sulla famosa  pista ovale del Lingotto, è stata inaugurato poco tempo fa un giardino pensile, la presenza di più di 40.000 piante appartenenti a 300 specie e varietà diverse, gli è valso il titolo di giardino pensile più grande d’Europa. 

FONTE STORICA: Wikipedia.it